L’evento, intitolato ‘L’onda del futuro: Marconi, 100 anni di radio e le comunicazioni di domani’, si è svolto a Roma, presso l’Aula Convegni della sede centrale del Cnr. L’Unità Pianificazione, programmazione e Biblioteca Centrale, l’Istituto per le applicazioni del calcolo ‘Mauro Picone’ e l’Unità Comunicazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con Rai Radio 3, hanno organizzato questa iniziativa per celebrare il centenario della prima trasmissione radiofonica italiana, avvenuta il 6 ottobre 1924, e per onorare lo scienziato Guglielmo Marconi le cui scoperte hanno rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni aprendo la strada a un’era di connessioni globali.
“La giornata di oggi è molto importante perché la biblioteca Marconi è stata voluta dallo stesso Guglielmo Marconi per raccogliere, sin dal 1927, tutte le pubblicazioni a carattere scientifico e tecnologico edite in Italia, quindi è di fatto la Biblioteca nazionale a carattere scientifico. Tutto questo patrimonio però deve essere in qualche misura trasferito, la volontà è quella di creare sempre più spesso eventi come quello di oggi in cui illustriamo l’eredità, l’importanza delle ricerche e delle intuizioni avute da Marconi, quelle che sono le applicazioni che oggi ci permettono di vivere in un certo modo, ma soprattutto quello di far capire, di far intuire quanto il Cnr sia impegnato in attività di ricerca di prospettiva che andranno a delineare, sempre sulle stesse intuizioni di Marconi, un futuro che è oggettivamente difficile da immaginare”, spiega Giovanni De Simone, responsabile dell’Unità Pianificazione, programmazione e Biblioteca Centrale del Cnr.
L’obiettivo è stimolare tra i giovani una riflessione sull’evoluzione delle comunicazioni e sull’impatto che le tecnologie hanno sulla società e fornire loro gli strumenti necessari per comprendere le sfide e le opportunità del futuro digitale.
“La radio è a mio giudizio il mezzo di comunicazione che meglio regge il confronto con la profonda rivoluzione del paradigma delle comunicazioni che è arrivata con il digitale. La radio dialoga coi social, la radio a casa sua sulle piattaforme digitali, la radio più della televisione probabilmente riesce a mantenere la sua identità di canale”, afferma il Direttore di Rai Radio 3, Andrea Montanari.