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Un aspetto fondamentale per l’affermazione dell’Open Science è la riforma dei processi di valutazione della ricerca, mediante lo sviluppo di nuovi indicatori e di nuove metriche che possano integrare quelli convenzionali e misurare tutti gli aspetti di una ricerca.
Le metriche tradizionali utilizzano indici matematici e statistici (indicatori bibliometrici) per ristrette categorie documentarie, distribuite commercialmente. L’Open Science suggerisce l’uso complementare di metriche alternative come le usage metrics per la misurazione del numero di visualizzazioni o di download di un prodotto e le altmetrics per la misurazione di citazioni, commenti, tweets, giudizi espressi dagli utenti della rete.
Il nuovo scenario configurato dall’Open Science prevede l’estensione della valutazione della ricerca a forme documentarie attualmente non diffuse e inaccessibili, oltre che a canali di diffusione più rapidi ed efficienti, mediante l’utilizzo di strumenti come repositories o infrastrutture di nuova generazione, a supporto di tutte le componenti un’attività di ricerca.
Iniziative internazionali
La DORA Declaration fornisce raccomandazioni ai ricercatori, alle istituzioni, a editori finanziatori sulla necessità di eliminare l’uso di indicatori come l’IF e di valutare un lavoro in base alla qualità del lavoro stesso e non della rivista che lo pubblica.
Il Manifesto di Leiden contiene 10 principi che si propongono di fornire indicazioni per porre rimedio alle storture create dall’uso maldestro della bibliometria e suggerisce l’uso di statistiche robuste rispetto agli obiettivi ed alla natura della ricerca che viene valutata.
Science in Transition Position paper sottolinea quanto sia in crescita lo scambio di informazioni scientifiche al di fuori dei canali e dei documenti tradizionali come le riviste e i libri, in favore di modalità più informali, veloci e aperte quali blog e microblog.
E’ del luglio 2022 la firma dell’Agreement on Reforming Research Assessment (ARRA) e del dicembre 2022 il lancio della Coalition for Advancing Research Assessment (CoARA). L’Agreement “sancisce” la necessità di riformare i processi di valutazione della ricerca, riconoscendo “i diversi risultati, le pratiche e le attività che massimizzano la qualità e l’impatto della ricerca stessa”. Le organizzazioni coinvolte sono molteplici, il CNR è tra i firmatari unitamente a molte altre organizzazioni italiane: finanziatori della ricerca, atenei, centri di ricerca e altre istituzioni. I firmatari dell’Agreement possono divenire membri della Coalizione, che sosterrà la riforma della valutazione della ricerca e offrirà ai partecipanti la possibilità di dialogare, portando ognuno il proprio punto di vista e le proprie prospettive.